Il 22 maggio la Chiesa Cattolica ricorda Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti.
La vita di Santa Rita non ha moltissima documentazione storica. Margherita Lotti nacque a Roccaporena, una frazione di montagna vicino a Cascia in provincia di Perugia verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica di Antonio Lotti e Amata Ferri, che pare fossero già piuttosto anziani.
Della sua vita circolano numerose leggende e racconti, spesso piuttosto fantasiosi, quale, ad esempio, quello secondo cui, mentre Rita ancora bambina riposava all’ombra di un albero, uno sciame di api le circondò la testa senza pungerla, anzi entrandole in bocca e depositandovi del miele.
Fin dall’adolescenza pare desiderasse fortemente consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa a Fernando Mancini, un giovane di buona volontà, ma di carattere forte, deciso e piuttosto violento. Rita sopportò pazientemente ogni maltrattamento, senza mai lamentarsi, anche dopo la nascita dei due figli gemelli.
Il marito fu ucciso in una imboscata una sera mentre rientrava a casa, probabilmente per vendetta, lasciando così la moglie sola (nel frattempo erano morti anche i suoi genitori) e con i due figli quindicenni, che purtroppo morirono circa un anno dopo per malattia.
Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, rimase quindi vedova e completamente sola, con la sua vita distrutta dal dolore, anche se riuscì a ristabilire rapporti di pace con tutta la famiglia e gli amici. Finalmente riuscì a soddisfare il suo desiderio e entrare nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. In quel monastero visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza.
Sempre secondo la tradizione devozionale, la sera del Venerdì Santo del 1432, avrebbe ricevuto una spina dalla corona del Crocifisso conficcata in fronte, tanto che viene spesso raffigurata con questa stigmata in fronte nell’iconografia tradizionale.
Morì il 22 maggio 1457, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi.
E’ invocata con il titolo di “santa dei casi impossibili”, cioè di quei casi per cui non ci sono più speranze e che, con la sua intercessione, tante volte miracolosamente si sono risolti.
Venne beatificata da Urbano VIII nel 1627 e canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII.
PREGHIERA A SANTA RITA
Santa Rita da Cascia, modello delle spose, delle madri di famiglia e delle religiose, io ricorro alla tua intercessione nei momenti più difficili della mia vita. Tu sai come spesso la tristezza mi opprime, perché non so trovare la via di uscita in tante situazioni dolorose.
Ottienimi dal Signore le grazie di cui ho bisogno, e specialmente la serena fiducia in Dio e la calma interiore.
Fa’ che io possa imitare la tua dolce mansuetudine, la tua fortezza nelle prove e la tua eroica carità. Fa’ che le mie sofferenze possano giovare a tutti i miei cari e che tutti possiamo essere salvi per l’eternità. Amen.
SCRIVI QUI SOTTO LA TUA PREGHIERA A SANTA RITA, PREGHEREMO TUTTI CON TE E PER TE!